Opera in tre atti – Libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Tratto dal dramma omonimo di Victorien Sardou
Cinema Teatro Olimpia – Vecchiano, Via G.B. Barsuglia – ore 21,15
Biglietti: Intero € 18,00 – Ridotto € 15,00 (Under 18, studenti universitari, Over 65, soci Unicoop Firenze)
Regia: Salvatore Ciulla
Con: Marina Fratarcangeli, Simone Frediani, Carlo Morini, Antonio Marani, Alessandro Calamai, Mentore Siesto, Francesca Mercadante
Pianista: M° Alessandro Cavallini
Quartetto d’archi dell’Orchestra Sinfonica di Grosseto
Coro polifonico San Nicola diretto dal M° Stefano Barandoni
Costumi e scenografie: Orfeo InScena
Il 29 novembre 1924 scompariva Giacomo Puccini. Dopo 90 anni dalla sua morte, Orfeo InScena omaggia il grande compositore italiano con l’opera lirica “Tosca”.
Puccini pensava già a Tosca nel 1895, quando La Boème non era ancora terminata. Con quest’opera il compositore affronta una drammaturgia lontana da quella che aveva caratterizzato Manon Lescaut e La Bohème, opere dallo sviluppo frammentario, dove l’approfondimento psicologico prevale sull’intreccio. Il confronto di personaggi nell’ambito di un’azione serrata e lineare, in cui si esaltano passioni elementari e si esaspera la tensione emotiva, su uno sfondo storico che legittima letture in chiave etico-politica, avvicinano Tosca a una drammaturgia analoga a quella della tradizione incarnata da Verdi e proseguita dagli autori veristi. Non a caso, Verdi stesso aveva manifestato interesse per il dramma e, sintomaticamente in Tosca, la più verdiana delle opere di Puccini, giganteggia un personaggio affidato al registro di baritono.
Nel libretto, il personaggio di Scarpia è portato in primo piano, diventando un eroe negativo dalla complessità psicologica affascinante. Nel sadismo di Scarpia – efferato e devoto, sensuale e aristocraticamente distaccato – Mosco Carner riconosce un tratto tipico dell’arte “fin de siècle”: la rappresentazione dell’emozione erotica nella sua dimensione patologica.