L'autorizzazione alla sepoltura è richiesta all'ufficiale dello Stato Civile del Comune dove è avvenuto il decesso; se il cimitero di sepoltura si trova in un altro Comune, sarà rilasciata anche una comunicazione per il Comune di destinazione. Solitamente, l'autorizzazione è chiesta dall'agenzia funebre incaricata delle esequie.
Le principali tipologie di sepoltura sono:
- l'inumazione: è una pratica di sepoltura secondo la quale il feretro (bara di legno senza cassa interna ermetica di zinco) viene sepolta in terra; la normativa prevede che il posto di sepoltura non posso essere liberato attraverso l'esumazione dei resti mortali se non trascorsi 10 anni dal seppellimento.
- la tumulazione in loculo o tomba di famiglia: è una pratica di sepoltura secondo la quale il feretro (bara di legno con cassa interna ermetica di zinco) viene sepolta in un loculo colombaro.
- varie destinazioni possibili delle ceneri in caso di cremazione: è il processo per cui la salma del defunto viene ridotta in polvere e cenere, questi resti sono poi conservati in un'urna cineraria che può essere tumulata in un loculo o affidata ai familiari del defunto, evita dunque una esumazione. In tutti i casi la tumulazione delle ceneri è gratuita.
La durata delle concessioni nel Comune di Vecchiano è di 50 anni.
Sono inoltre previsti loculi ossari per accogliere i resti mortali al termine del processo di mineralizzazione in terra o nei colombari. La durata della concessione di questi loculi è 30 anni, rinnovabili per un numero di volte indefinito.
Infine sono presenti nei cimiteri di Vecchiano sepolture private (cappelle gentilizie e sepolture con sottofondazione), ma non sono attualmente disponibili spazi per nuove concessioni.
Nei cimiteri comunali sono ricevute e seppellite:
- le salme di persone decedute nel territorio del Comune, ovunque residenti;
- le salme di persone residenti nel Comune, ovunque decedute;
- le salme delle persone nate nel Comune;
- le salme delle persone che abbiano il coniuge o parenti entro il 3° grado sepolti in un cimitero del Comune;
- le salme delle persone concessionarie, nel cimitero, di sepoltura privata, individuale o di famiglia;
- i nati morti ed i prodotti del concepimento di cui all’art. 7 del D.P.R. n. 295/90;