Verbale Consiglio di Frazione del 22 novembre 2013


Ordine del giorno: Primo aggiornamento del Piano Comunale di Protezione Civile ed Elezioni Consorzio di Bonifica
Il Consiglio di Frazione di Vecchiano e l'Amministrazione Comunale hanno organizzato un'assemblea pubblica sui temi di cui all'ordine del giorno presso il locale della Cooperativa l'Edera, in via Barsuglia, 195, venerdì 22 novembre 2013.


1) Il Consiglio di Frazione apre la discussione alle ore 21:30 presentando sinteticamente l'ordine del giorno.
Il Sindaco apre le presentazioni constatando la poca partecipazione all'incontro da parte dei cittadini su un tema per il quale, invece, l'informazione distribuita agli abitanti di un territorio è fondamentale proprio per la riuscita delle azioni di protezione civile. Gli eventi recenti in Sardegna insegnano. Il rischio idraulico del nostro territorio è un dato oggettivo, non possiamo assumere che gli argini e anche i lavori di ripristino di questi ci daranno una sicurezza sufficiente. E un altro aspetto, presente nelle questioni legate alle calamità naturali e agli interventi di protezione civile, sono le polemiche che sempre vengono fuori dopo gli eventi disastrosi. La Protezione Civile Statale avvisa le autorità locali della imminenza degli eventi, ma l'allarme non produce una operatività, che invece resta ai Sindaci. Un'altra osservazione è che negli anni e con le trasformazioni della società e delle abitudini della popolazione, si constata da parte di quest'ultimi una poca attenzione al territorio e di conseguenza una ridotta capacità di auto difendersi da parte dei cittadini.
L'assessore Angori illustra i miglioramenti che sono stati apportati al piano comunale di protezione civile. Sulla base degli eventi il piano affronta diversi scenari di intervento. Gli eventi presi in considerazione sono l'incendio boschivo e il rischio idraulico. Qualche dato per dare un'idea dei fenomeni: il 98% dei comuni toscani sono a rischio idro-geologico, in quest'anno ci sono stati cinque eventi che hanno costretto il comune a organizzare il centro di emergenza (Centro Operativo Comunale, COC), lo scorso anno due.
I miglioramenti proposti riguardano la comunicazione alla popolazione e l'individuazione delle aree di ammassamento in caso di evacuazione dalle abitazioni.
Sempre al fine di una migliore comprensione dei fenomeni legati ad un evento calamitoso Angori ha sintetizzato il processo che si mette in moto quando essi si verificano. Si comincia con l'avviso da parte del Centro Funzionale della Regione. La Toscana ha un proprio centro di protezione civile (la Sardegna per esempio no) e questo semplifica un po' le comunicazioni tra gli enti coinvolti. Questo primo avviso produce solo un'attenzione all'evento. Arriva poi un secondo messaggio che conferma il perdurare dell'evento, precisa gli orari del passaggio e conferma lo stato di allerta in comune. A seguito dei messaggi di conferma della possibile pericolosità dell'evento il sindaco deve prendere la decisione se aprire il Centro Operativo Comunale per seguire autonomamente e in modo puntuale l'evento stesso, coinvolgendo il personale opportuno e organizzando le comunicazioni con i vari enti: provincia, questura, regione, autorità di bacino, consorzio di bonifica, ecc ... . Il comune comunica alla popolazione l'allerta attraverso il sito web e le testate on-line e comunica il telefono al quale si può ricevere informazioni.
Proprio a questo punto il nuovo piano comunale prevederà anche la spedizione di un SMS ai cellulari dei cittadini che si saranno registrati a questo servizio attraverso un collegamento al sito web del comune. Il testo spedito è stringato, del tipo "è in corso la piena del Serchio, è istituito il COC, telefono 050 864184". In questo modo si possono raggiungere le persone anche fuori casa.
Se l'evento continua si passa ad interventi preliminari, per esempio nel caso della piena del Serchio, l'evacuazione dei cittadini che abitano nelle golene (al momento sono 31) attraverso un'ordinanza di sgombero da portare avanti con i vigili urbani e il volontariato. Altri interventi ulteriori sono le chiusure dei ponti, da concordare con il comune di S.Giuiano, a partire da quello di Ripafratta, poi Pontaserchio. La difficoltà è che le decisioni devono essere prese sulla media dei dati del fenomeno, cercando di interpretare la tendenza dello stesso, a scendere o a salire di intensità, il tutto per non creare o ridurre i disagi alla popolazione e alle attività.
Il secondo intervento di miglioramento del piano locale è stato quello di verificare i battenti idraulici delle varie frazioni. Filettole e Avane sono territori dove l'acqua resta, nelle altre frazioni invece l'acqua transita. In quelle zone quindi si rende necessario e impellente l'eventuale evacuazione in caso di allagamento. L'ufficio tecnico del comune ha individuato delle aree dove sia possibile l'ammassamento di popolazione e mezzi, calcolandone la capacità di concentramento.
L'elenco delle aree è il seguente: la stazione ecologica di Nodica (600 posti auto), l'ex cava di Radicata (450), la scuola media comunale (1100), l'area cave (200), l'area Panconi di Avane (750 e 1550), strada di castello di Filettole (200).
Per la registrazione dei cittadini al servizio di avviso tramite SMS sarà approntato uno spazio apposito nel sito web. Oltre al nome, cognome e cellulare, saranno chiesti altri dati che aiuteranno il comune a migliorare gli interventi di protezione.
Nel dibattito seguito alla presentazione sono stati suggeriti miglioramenti alla comunicazione allargando il più possibile i portatori di informazioni: coinvolgendo le parrocchie, le associazioni di volontariato, facendo un volantinaggio, una inserzione nel bollettino comunale distribuito a tutte le famiglie, preparando una sintesi delle informazioni da distribuire. Anche sul piano del servizio di invio degli SMS si suggerisce di allargare le informazioni complementari anche con la comunicazioni di particolari situazioni di difficoltà, disagio, fisico e psichico, pur nel rispetto della privacy. Per chi non riesce ad usare gli strumenti informatici si suggerisce di prevedere la raccolta delle informazioni con i sistemi di distribuzione fisici come accennato prima.
2) Rispetto alle elezioni del consorzio di bonifica il presidente dell'attuale ente Angelini ha illustrato la situazione che ha portato a questo appuntamento elettorale. La Regione ha modificato l'assetto attuale dei territori di competenza riducendoli a 6 comprensori e quindi a 6 enti gestori (legge regionale 79/2012). I principi a cui si ispira la nuova legge sono i seguenti: l'attività di bonifica deve comprendere tutte le azioni relative alla messa in sicurezza idrogeologica del territorio e alla gestione e manutenzione dei corsi d'acqua e delle relative opere, il tributo di bonifica sarà applicato in maniera omogenea su tutto il territorio regionale sulla base di nuovi piani di classifica approvati dalla Regione, i consorzi gestiranno in forma associata molte attività per garantire la presenza capillare sul territorio e allo stesso tempo per produrre economie di scala. Nel nostro caso particolare il consorzio 1 "Toscana nord" comprenderà la Lunigiana, i territori di Massa e Carrara, la Garfagnana, alcuni comuni del pistoiese, la bonifica bientinese e la zona Versilia Massaciuccoli, quindi 69 comuni, 5 province.
In questa ristrutturazione il rischio è quello di trovarsi in una situazione dieci volte più estesa e di dover rimettere in discussione le situazioni attuali che erano state adeguate con miglioramenti consistenti, anche a livello di comunicazione e coordinamento nelle situazioni di emergenza. In questo nuovo consorzio ci sono territori che hanno criticità di finanziamento, di numero di tecnici competenti, modalità diverse di appalto per i lavori. Si tratta di mantenere un'attenzione a non impoverire i nostri sistemi di protezione.
A questo proposito si suggerisce di partecipare alle elezioni per mantenere una rappresentanza nel nuovo consorzio che porti le istanze del territorio. A Vecchiano è previsto un solo seggio elettorale presso la sede distaccata del comune in via XX Settembre 9.
Hanno diritto di voto i consorziati, quindi quelli a cui è intestato il bollettino di pagamento, si sono distinte 3 fasce di elettori in base al tributo pagato (sezione 1, dei consorziati che pagano meno, sezione 2, sezione 3) e ogni fascia esprimerà 5 rappresentanti.


Il Consiglio si chiude alle ore 23:30.

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