Giovedì 16 aprile il Sindaco di Vecchiano Giancarlo Lunardi ha aperto la seduta del Consiglio Comunale con un commosso ricordo di Emilio Spinesi. Riportiamo di seguito l'intervento integrale del primo cittadino.
Il ricordo di Emilio Spinesi, in questo Consiglio Comunale, che lo ha visto per molti anni protagonista della vita istituzionale e democratica di Vecchiano, è per me e per molti che lo hanno conosciuto un motivo di emozione e di nostalgia. Per quanto riguarda me stesso, che ho collaborato con Emilio Spinesi per quasi vent'anni, non avrei mai voluto trovarmi a doverlo ricordare dopo la sua scomparsa. Emilio Spinesi è stato Sindaco di Vecchiano dal 1978 al 1987, dopo aver ricoperto, per un lungo periodo, prima il ruolo di capo dell'opposizione e poi di Vicesindaco e Assessore nella ricostituita Giunta di sinistra (PCI - PSI) dopo il periodo del Commissario Prefettizio (1970 – 1972). Emilio Spinesi ha lasciato un segno molto marcato nella vita della comunità vecchianese, a partire della lunga e difficile battaglia per il Parco, battaglia che lo vide sempre in prima linea. Prima nella lotta contro la speculazione e contro quella che Antonio Cederna, in un libro stampato da Einaudi, definì la "distruzione della natura in Italia"; poi, fino al 1979, per la sua istituzione, avvenuta con la Legge Regionale 61 del 13/12/1979. In quegli anni il moderno ambientalismo non esisteva, ma Spinesi, insieme ad altre persone, capì in anticipo l'importanza della difesa della natura per le nuove generazioni. Bisogna essere grati a queste personalità che hanno visto lontano ed hanno saputo battersi a volte in un contesto difficile, se non addirittura avverso.
Emilio Spinesi unisce il suo nome e la sua attività amministrativa alla realizzazione dei depuratori e della rete fognaria (oggi ben oltre il 90% dei cittadini allacciati - tra i primi in Toscana) e alla realizzazione della Scuola Media Comunale che, a distanza di un trentennio, è ancora all'avanguardia in Provincia di Pisa. Voglio ricordare un altro episodio amministrativo e poi fare alcune brevi considerazioni. L'episodio è l'approvazione del 1° Piano di fabbricazione del Comune di Vecchiano. In questo strumento di pianificazione urbanistica c'era una previsione che stupirebbe anche l'Assessore Anna Marson: tre quarti del territorio comunale avevano indice di fabbricabilità 0, in attesa che la Regione Toscana istituisse il Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Il Piano di fabbricazione è del 1974 ed il Parco, come ho già detto, fu istituito nel 1979. Furono cinque-sei anni durissimi: la speculazione aveva il tempo contato e l'unico ostacolo, per quei lunghi anni, era soltanto il Comune di Vecchiano. Non mancarono gli attacchi e anche le minacce: non fu una vita facile per Emilio Spinesi ed anche per la sua famiglia. Ma allora la politica aveva il coraggio di pagare anche prezzi salati per ideali e scelte importanti.
La considerazione che non posso non fare ed è, lo voglio precisare, una considerazione storica: Emilio Spinesi era un militante del Partito Comunista Italiano, un uomo di parte e di una parte che aveva una base ideologica molto solida: come si spiega il suo non essere fazioso, ma uomo di popolo, aperto ai bisogni di tutti i cittadini? Senza dubbio in questo c'era una componente soggettiva, umana. Ma se guardo fuori di Vecchiano vedo Mario Giustarini a Volterra, uomo di tutti i volterrani, Adrio Puccini a Santa Croce e potrei citarne molti altri ancora.
Io ritengo, e questa è una personale considerazione storica, che in tutti questi uomini vivesse l'originalità o, se vogliamo, l'anomalia del Partito Comunista Italiano. Da un lato legato a modelli internazionali tragicamente falliti, ma con una speciale ispirazione gramsciana, togliattiana, berlingueriana, che ne facevano un partito votato da 1 italiano su 3 per la sua capacità di aderire alle istanze popolari, al progresso sociale costruito con pazienza, ai necessari compromessi fino a quello storico con Aldo Moro, al contributo forte alla democrazia, alla sua crescita ed al suo allargamento alle masse popolari. Ma questo è lavoro per gli storici.
Di Emilio Spinesi ci rimane una lezione limpida, di onestà e capacità, una luce alla quale ci siamo ispirati, alla quale intendiamo continuare ad ispirarci e che deve costituire un sicuro riferimento per le future generazioni di amministratori del nostro Comune. Grazie Emilio, da parte di tutti i vecchianesi.
Giancarlo Lunardi
Sindaco di Vecchiano