Vecchiano- Un progetto che arriva al quarto anno e ottiene risultati sempre più positivi.“Mangia giusto, dona con gusto” è un'iniziativa nata grazie alla collaborazione tra il Comune di Vecchiano e la Consulta del Volontariato, in particolare la Pubblica Assistenza di Migliarino, la Confraternita Misericordia di Vecchiano, il Circolo ARCI di Migliarino, la Caritas e le Dame di Carità, assieme alla ditta CIR Food che eroga i pasti nelle mense scolastiche, e con l’accordo dell’istituzione scolastica. Lo scopo del progetto è quello della riduzione degli sprechi di cibo ed il consumo consapevole. “Questa iniziativa mette positivamente assieme diversi soggetti, dal mondo della Scuola alla CIR Food che fornisce i pasti nelle mense scolastiche, dall’Amministrazione Comunale al vasto e generoso gruppo delle realtà locali del volontariato, il tutto autorizzato dall’ASL 5 e reso possibile nel quadro della Legge n. 155/2003”, afferma il Sindaco Massimiliano Angori. “Così, i pasti avanzati, e mi preme precisare che si tratta di alimenti cucinati e prodotti professionalmente, integri e del tutto sicuri, sono raccolti e distribuiti grazie al fondamentale lavoro di diverse associazioni di volontariato locali”, afferma l'Assessore alle Politiche Sociali e Scolastiche, Lorenzo Del Zoppo. “Una sinergia composita che ci rende particolarmente orgogliosi poiché è il segno di un senso di solidarietà diffuso e ben radicato nel nostro territorio: attualmente il progetto è attivo due volte a settimana e ogni volta vengono distribuiti circa 15 pasti. Quindi sono 30 a settimana i pasti che vanno a famiglie in difficoltà sul nostro territorio”. “Il Progetto “Mangia giusto, dona con gusto” ha l’ambizioso fine di ridurre al minimo gli sprechi di cibo delle mense scolastiche, donando le eccedenze ai più bisognosi, dunque”, concludono il Sindaco Angori e l'Assessore Del Zoppo. “Si tratta di un’iniziativa con diverse ricadute positive: gli alunni delle scuole divengono consapevoli che il cibo “avanzato” non viene buttato via, ma conservato e distribuito a chi ne ha bisogno. Siamo di fronte, dunque, ad un progetto che, da una parte, è pura educazione alimentare per i ragazzi e, dall'altra, rappresenta un'azione concreta di aiuto per tutti coloro che si trovano in situazioni di indigenza”.