manifesto tabucchi jpgVecchiano – “Per Antonio: Una giornata con Tabucchi”: è questo il titolo dell’intera giornata dedicata dall’Amministrazione Comunale di Vecchiano ad Antonio Tabucchi, scomparso sette anni fa, il 25 marzo 2012. Il prossimo 23 marzo Vecchiano celebrerà, così, il suo scrittore, famoso in tutto il mondo per gli innumerevoli capolavori letterari. Una giornata che sarà essa stessa ricca di vari eventi per commemorare lo scrittore. Si comincia alle 10.15 nell’auditorium dell’Istituto Comprensivo “Daniela Settesoldi” di Vecchiano, con un incontro dal titolo Tabucchi e Pereira, a cura degli alunni delle classi terze della scuola secondaria; seguirà la sessione Tabucchi e il viaggio, a cura degli alunni delle classi seconde, della scuola secondaria che frequentano il laboratorio letterario pomeridiano del Progetto P.O.N. Cittadinanza Europea “In viaggio con Tabucchi”; il tutto sarà preceduto dai Saluti dell'Amministrazione Comunale a cui seguiranno interventi di Ovidio Della Croce e Massimo Marianetti. La giornata proseguirà alle 18 nella Sala Consiliare di Vecchiano con l'incontro “1994-2019: venticinquesimo della pubblicazione di Sostiene Pereira, Ricordare Pereira. Ricordare Tabucchi”. L'incontro vedrà la partecipazione di Giorgio Meletti, giornalista del Fatto Quotidinano, e di Athos Bigongiali, scrittore, che sostituirà la traduttrice Donata Feroldi, che ha comunicato che non potrà prendere parte all'iniziativa. L’evento sarà preceduto dai saluti istituzionali del Sindaco Massimiliano Angori e dell’Assessore alla Cultura Lorenzo Del Zoppo, coordinerà Giovanni Nardi. Alle 20 seguirà un buffet nella Sala Gruppi, e alle 21 la serata riprenderà al Teatro Olimpia con il concerto del Maestro Sandro Ivo Bartoli ad ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti, dal titolo “Al Pianoforte con Tabucchi – E pensai a casa nostra, e a te, mentre suonavo”. “Ogni concerto deve raccontare una storia. Ma qui la storia è già scritta: nella mia memoria piena di gratitudine, ammirazione e affetto per Antonio Tabucchi. Ho accettato con piacere e senso di profonda responsabilità l'invito del Comune di Vecchiano a ricordare Antonio con le “nostre” musiche. Di solito, i concerti commemorativi hanno un'aura solenne, austera, da Messa di Requiem. Il mio sarà un omaggio più discreto, senza tromboni. Farò da comprimario: facendo ascoltare quei brani che, secondo me, più hanno segnato il nostro cammino e ai quali accennavo poco fa. Con una eccezione: la mia carriera mi ha portato verso un repertorio particolare, e non suono quasi mai Schubert. Ma per questo concerto, per Antonio, ho imparato di buon grado la splendida Sonata in la minore che a lui piaceva tanto. La suonerò sabato sera, con commozione. Poi la partitura tornerà nella mia libreria, ma stavolta accanto ai libri di Antonio. E lì starà”, afferma il Maestro Sandro Ivo Bartoli, che si esibirà con un pianoforte STEINGRAEBER & SÖHNE E 272.Interamente costruito a mano a Bayreuth, il pianoforte Steingraeber & Söhne si incastona perfettamente con la sua straordinarietà in questo evento eccezionale, perchè rappresenta due secoli di eccellenza tecnologica tedesca. Già strumento favorito di Franz Liszt, il quale ne possedette un paio ed amava intrattenere gli ospiti nel palazzo margraviale di Bayreuth durante il celebre festival, oggi è annoverato fra i massimi pianoforti del mondo. Sottolineiamo che, contestualmente, nel Foyer del Teatro Olimpia sarà possibile visitare l'esposizione di opere della pittrice Daniela Sandoni, ispirate ai racconti di Antonio Tabucchi.
“Dal 2012, anno della scomparsa di Tabucchi, il Comune di Vecchiano organizza delle iniziative per omaggiare la memoria dello scrittore”, afferma il Sindaco Massimiliano Angori. “Anche per il 2019, abbiamo scelto di organizzare una giornata intera e densa di appuntamenti per commemorare un vecchianese di fama internazionale, quale era appunto il grande Antonio Tabucchi, le cui opere letterarie sono tuttora ripercorse con eventi e spettacoli nel mondo. Sarà, dunque, una nuova occasione per tutti noi per assaporare, sull’onda di un emozionato ricordo, il tono ironico, pungente ed instancabile tipico di Tabucchi”, aggiunge il primo cittadino. “Il legame tra le istituzioni vecchianesi e lo scrittore di fama mondiale è sempre stato saldo e forte: lo dimostra anche il fatto che all'interno del Palazzo Comunale è conservata, da anni, l'opera originale di Tabucchi “Campane del mio villaggio”, un vero e proprio calendario composto da 12 prose scritte dal grande scrittore e 12 acquarelli di Davide Benati”, aggiunge l’Assessore alla Cultura Lorenzo Del Zoppo. “Il nostro intento, dunque, è quello di commemorare il prossimo 23 marzo l’illustre autore vecchianese, tramandando l’opera e la memoria di uno dei più grandi scrittori del nostro tempo, anche alle più giovani generazioni, e non a caso oggetto di studio in un laboratorio finanziato dall'Unione Europea per la nostra scuola secondaria”. “Antonio Tabucchi”, conclude l’Assessore Del Zoppo, “nei suoi famosi scritti, amava riflettere e farci riflettere sulla letteratura e, attraverso di essa, sulle ingiustizie del mondo che ci circonda. Il suo pensiero, in una società come quella moderna, dove crescono le disuguaglianze e diminuisce il tempo per la riflessione culturale, a causa dei frenetici ritmi di vita, diventa così estremamente attuale. Ed è altresì fondamentale soffermarci a riflettere attraverso le sue opere, per alimentare e recuperare la capacità di approfondire i grandi temi contemporanei, proprio per comprendere appieno i tempi che stiamo vivendo”.
L’appuntamento per “Una Giornata con Tabucchi” è per sabato 23 marzo a Vecchiano: tutti i dettagli sul sito www.comune.vecchiano.pi.it

 

AL PIANOFORTE CON TABUCCHI.

«...E pensai a casa nostra, e a te, mentre suonavo...»

  1. Tabucchi, Si sta facendo sempre più tardi. Feltrinelli, 2001. Di Sandro Ivo Bartoli

 

 

Negli anni, ho avuto il privilegio (e l'onore) di lavorare con Antonio Tabucchi in numerose occasioni. Tutto cominciò a Vecchiano, quando venne ad ascoltare un mio recital: “vieni a trovarmi – mi disse – che parliamo un po'”. Parlammo di Brahms, della celebre “Ninna Nanna” che avevo inciso pochi mesi prima e che, assieme ad un celebre lied francese (Aprés un rêve, di Faurè) gli era piaciuta molto; gli regalai un disco, il mio primo, con musiche di Malipiero, e lui fu lesto a coglierne i significati più reconditi. Qualche tempo dopo mi chiamò per accompagnare una sua conferenza al Centre Georges Pompidou di Parigi con un concerto di musiche italiane del primo Novecento (Casella e Malipiero), poi fummo al Festival d'Aix-en-Provence, dove a Tabucchi venne dedicata una “tre giorni” piena di eventi e omaggi di illustri artisti contemporanei come Valerio Adami, Davide Benati, Sergio Pitol e molti altri. Contribuii con un recital pianistico sempre improntato su musiche italiane, ma stavolta allargato ad un repertorio più vasto (da Scarlatti a Busoni, passando per Paganini e Clementi). Poi fu la volta del Festival d'Avignon, per il quale Antonio Tabucchi curò l'adattamento teatrale de “Il libro dell'Inquietudine” di Pessoa ed io mi presi cura dell'accompagnamento musicale. In quell'occasione, su suo suggerimento, adattai e trascrissi delle musiche originali di Josè Vianna da Motta, illustre compositore portoghese allievo di Liszt e Busoni, che accompagnarono il cast “stellare” (Roland Bertin, Denis Podalydès, André Wilms, Jeanne Balibar) diretto da Marguerite Gateau. Più tardi mi regalò un disco anche lui, una magnifica Sonata di Schubert interpretata da Maria João Pires: 'lo trovo molto romantico, magari lo suonerai anche tu', mi disse.

 

Ogni concerto deve raccontare una storia. Ma qui la storia è già scritta: nella mia memoria piena di gratitudine, ammirazione e affetto per Antonio Tabucchi. Ho accettato con piacere e senso di profonda responsabilità l'invito del Comune di Vecchiano a ricordare Antonio con le “nostre” musiche. Di solito, i concerti commemorativi hanno un'aura solenne, austera, da Messa di Requiem. Il mio sarà un omaggio più discreto, senza tromboni. Farò da comprimario: facendo ascoltare quei brani che, secondo me, più hanno segnato il nostro cammino e ai quali accennavo poco fa. Con una eccezione: la mia carriera mi ha portato verso un repertorio particolare, e non suono quasi mai Schubert. Ma per questo concerto, per Antonio, ho imparato di buon grado la splendida Sonata in la minore che a lui piaceva tanto. La suonerò sabato sera, con commozione. Poi la partitura tornerà nella mia libreria, ma stavolta accanto ai libri di Antonio. E lì starà.

 

 

 

 

 

 

 

 

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