Locandina Tosca revIl 29 novembre 1924 scompariva Giacomo Puccini. A 90 anni dalla sua morte, il Comune di Vecchiano, con la collaborazione di Orfeo InScena, omaggia il grande compositore italiano con l'opera lirica "Tosca".

L'appuntamento con il capolavoro pucciniano è sabato 29 novembre alle 21.15 al Cinema Teatro Olimpia di Vecchiano.

Biglietti: Intero € 18,00 – Ridotto € 15,00 (Under 18, studenti universitari, Over 65, soci Unicoop Firenze)

I biglietti possono essere acquistati presso:

  • il botteghino del Cinema Teatro Olimpia nei seguenti giorni: giovedì 27 novembre dalle 17.00 alle 18.00, venerdì 28 novembre dalle 11.00 alle 12.00 e sabato 29 novembre dalle 20.00 alle 21.00;
  • on-line presso il circuito Bookingshow;
  • i punti vendita autorizzati Bookingshow tra cui Tabacchi Baglini Antonio di Vecchiano.

Info: tel. 050/859628-859648

Si ringraziano per il prezioso contributo alla rassegna Olimpia 2014/2015: Orsini Franco Srl, Geofor, Toscana Energia Unicoop Firenze

CAST 

FLORIA TOSCA – Marina Fratarcangeli

MARIO CAVARADOSSI – Simone Mugnaini

Il BARONE SCARPIA – Carlo Morini

CESARE ANGELOTTI – Alessandro Ceccarini

Il SAGRESTANO – Jacopo Bianchini

SPOLETTA – Mentore Siesto

SCIARRONE – Jacopo Bianchini

Un CARCERIERE – Alessandro Ceccarini

Un PASTORE – Francesca Mercadante

CORO Laboratorio Lirico San Nicola

DIREZIONE CORO: M° Marco Bargagna

PIANOFORTE – M° Alessandro Cavallini

QUARTETTO D'ARCHI dell'Orchestra Sinfonica di Grosseto

REGIA: Salvatore Ciulla

Puccini pensava già a Tosca nel 1895, quando La Boème non era ancora terminata. Con quest'opera il compositore affronta una drammaturgia lontana da quella che aveva caratterizzato Manon Lescaut e La Bohème, opere dallo sviluppo frammentario, dove l'approfondimento psicologico prevale sull'intreccio. Il confronto di personaggi nell'ambito di un'azione serrata e lineare, in cui si esaltano passioni elementari e si esaspera la tensione emotiva, su uno sfondo storico che legittima letture in chiave etico-politica, avvicinano Tosca a una drammaturgia analoga a quella della tradizione incarnata da Verdi e proseguita dagli autori veristi. Non a caso, Verdi stesso aveva manifestato interesse per il dramma e, sintomaticamente in Tosca, la più verdiana delle opere di Puccini, giganteggia un personaggio affidato al registro di baritono.

Nel libretto, il personaggio di Scarpia è portato in primo piano, diventando un eroe negativo dalla complessità psicologica affascinante. Nel sadismo di Scarpia – efferato e devoto, sensuale e aristocraticamente distaccato – Mosco Carner riconosce un tratto tipico dell'arte "fin de siècle": la rappresentazione dell'emozione erotica nella sua dimensione patologica.

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