Le partecipanti alla V edizione - 2016

premiazione V edizione

Tema V edizione Donne sul filo del tempo: acrobazie femminili per conciliare vita e lavoro

VINCITRICI V EDIZIONE

1° Premio CINZIA COLOSIMO con Worklife balance: la ricerca di un diritto

Il parlamento europeo ad agosto del 2016 ha votato una risoluzione sul tema della conciliazione che ha sancito un principio importante: la conciliazione vita-lavoro è un diritto. Un diritto che deve essere garantito soprattutto alle donne, più svantaggiate perchè oltre alla propria occupazione si fanno carico dei lavori domestici e di cura dei figli. Sulle donne pesa uno squilibrio che incide sul tasso di disoccupazione femminile, influisce pesantemente su quello di natalità, e quindi, sull’economia.

Per garantire una migliore conciliazione occorre agire su più fronti: migliorare la condizione delle donne nel mercato del lavoro, potenziare i servizi di welfare, modificare l’organizzazione del lavoro e aumentare la condivisione dei compiti domestici fra tutti i componenti della famiglia, in particolare gli uomini. Il progetto si articola lungo queste tre direttrici, con interviste a docenti universitari, ricercatrici, imprenditrici e famiglie.

Con Rita Biancheri, docente dell’Università di Pisa, Cinzia ha cercato di far emergere l’aspetto culturale della conciliziazione, come tema che attraversa i generi e prefigura nuovi modelli di relazione. L’aspetto economico è stato affrontato tramite proiezioni e dati statistici di riferimento illustrati da Natalia Faraoni, ricercatrice dell’Irpet, mentre quello del welfare aziendale compare, attraverso il racconto di Michela Poli dell’Ifc-Cnr, di una sperimentazione nazionale su uno strumento di management chiamato “Family audit”.

Un ritaglio è dedicato alle madri single, che rappresentano uno spaccato significativo della società, dato che i minori che vivono con genitori single (spesso le madri) in Italia sono quasi il 13%. Qui c’è l’esperienza di Giuditta Pasotto, imprenditrice e creatrice di un social network dedicato ai genitori single, che si chiama appunto “Gengle”.

La giornalista è andata infine alla ricerca di famiglie con figli minori, in cui la divisione dei lavori domestici è distribuita in modo più equo fra donne e uomini, con l’obiettivo di far emergere le strategie personali, i percorsi per trovarle e i risultati che producono.

Motivazione attribuzione 1° premio
La giuria ha deciso di attribuire il primo premio a Cinzia Colosimo perché ha affrontato il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro in modo trasversale, dimostrando un accurato lavoro di ricerca e di analisi delle informazioni e dei dati raccolti. Il filmato offre molti spunti di riflessione e dipinge in modo chiaro il quadro attuale delle problematiche di conciliazione vissute in particolare dalle donne, prospettando alcune possibili strategie e soluzioni sia in ambito lavorativo che domestico.

2° Premio VALENTINA GERACE con Donne in rete

Con questo filmato Valentina racconta le storie di quattro donne, tutte mamme e lavoratrici, che hanno trovato nel web un valido alleato per conciliare famiglia e lavoro. Marilina, ex addetta stampa “riqualificata” con una professione nuova nel panorama italiano, il professional organizer, che svolge grazie proprio alla rete. Cristina, cofondatrice di una piattaforma-vetrina di servizi on-line per tutti, ma offerti solo da mamme professioniste tramite un sistema di videochat. Elisa, colf 2.0 che non ha bisogno di gestire i suoi appuntamenti perché a metterli sul calendario è in automatico il sito per cui lavora. Infine Lorenza, smart worker che si occupa dell’organizzazione del personale di una grande azienda da casa, grazie all’alta velocità, a un sistema di video conferenze e alla lungimiranza del suo datore di lavoro.

Motivazione attribuzione 2° premio
La giuria ha deciso di attribuire il secondo premio a Valentina Gerace, che con il suo filmato ha catturato le storie di alcune mamme, le loro difficoltà, la loro voglia di fare qualcosa e la soluzione sul ‘come’, per avere orari flessibili e carichi di lavoro gestibili e smart. Da un punto di vista tecnico, la realizzazione è classica e molto televisiva, ed attesta quindi una particolare esperienza nel settore.

3° premio CAROLINA MANCINI con Foglio rosa

Hien è una giovane donna vietnamita, che vive in Italia da qualche anno, a Mercatale Val di Pesa, in provincia di Firenze, con il marito, la figlia Trang e la piccola Sofia, nata lo scorso 30 giugno. Ho conosciuto Hien alla scuola di italiano per stranieri della Casa del Popolo di Mercatale. Dopo aver imparato rapidamente la lingua, ha superato, poco prima di diventare mamma per la seconda volta, l’esame di italiano per ottenere il permesso di soggiorno lungo.
Mentre imparava l’italiano, Hien si divideva fra vari lavori, principalmente di pulizia: in case private, negozi, Bed&Breakfast, e anche al bar del Circolo Arci, dove lavorava anche come lavapiatti nel weekend, quando è in funzione la pizzeria.
Ha fatto tutto questo durante la gravidanza, portando con sé, se necessario, la figlia Trang, e ha ricominciato a lavorare subito dopo il parto.
Il circolo Arci è molto vicino a casa sua: è lei la prima ad entrarci, ogni mattina alle 5, e l’ultima ad uscire il sabato e la domenica, dopo il turno in pizzeria. Spesso la mattina, dopo le pulizie al bar del circolo, ci sono quelle nella farmacia del paese e, fra le due, una sosta a casa per allattare Sofia e svegliare Trang.
Hien è una grande cuoca di specialità vietnamite. Basta guardare un involtino fatto dalle sue mani in perenne movimento per capire qualcosa di lei: la pasta tirata sottilissima, un filo d’erba cipollina che la chiude in un delizioso sacchetto trasparente, delicatissimo eppure resistente, come l’equilibrio che è riuscita a creare nella sua vita, fra il lavoro, la famiglia e lo studio.
Hien è dolce e determinata, ma soprattutto rapida ed organizzata, andare veloce è il primo segreto per mantenersi in equilibrio sul filo del tempo.
A guardarla viene quasi da pensare che gli impegni non l’appesantiscano: più cose fa, più diventa leggera e veloce. Non ha abbandonato lo studio: dall’italiano è passata alla scuola guida, si allena a casa facendo le simulazioni dei test, e sogna di prendere la patente.
Per trovare un lavoro fisso, magari lontano da casa. Ma non subito, fra due anni. Quando la piccola andrà al nido, e lei sarà pronta per nuove acrobazie. C’è tempo, e lei lo sa, perché guardare avanti è il secondo segreto per mantenersi in equilibrio. E lo sguardo di Hien è calmo, attento. Non ha fretta, lei. Ma va veloce.

Motivazione attribuzione 3° premio

La giuria ha deciso di attribuire il terzo premio a Carolina Mancini per il suo interessante tentativo di offrire uno spunto alternativo alla questione della conciliazione dei tempi, che qui si intreccia con il tema dell’immigrazione. Il video, da un punto di vista tecnico, non è un servizio giornalistico, bensì un cortometraggio che racconta i sogni di due donne straniere, e dove si lascia particolare spazio al vissuto, alle emozioni e alle aspirazioni di una delle due, Hien.